Grandiosa così si può definire la festa della Bruna patrona di Matera
Festa della Bruna
La clamorosa festa della Bruna, patrona di Matera, tra sacro e profano, inizia alle cinque del mattino con la Processione dei Pastori.
Il quadro della Vergine viene portati in giro tra i quartieri della città ed annunciato da file di botti esplosi in segno di festa.
In tarda mattinata, in seguito, la statua della Madonna viene portata in processione.
I materani dalla Cattedrale raggiungono la parrocchia di Piccianello, con l’Arcivescovo e tutto il clero al seguito.
Sfilano, tra l’altro, anche i cavelieri della Madonna Bruna per accompagnare la Vergine e difenderla come da tradizione.
Sono tutti obbligatoriamente in divisa, tipica dell’epoca.
Infine, arriva il momento della sfilata del famosissimo Carro trionfale.
Il tradizionale carro della Bruna, infatti, è realizzato in cartapesta per essere montato sulla struttura motrice.
Viene trainato da coppie di muli e portato in giro per le vie della città dei Sassi.
L’arte della cartapesta è praticata da secoli a Matera, e tra i tanti maestri cartapestai si possono citare i Pentasuglia, gli Epifania, i Nicoletti, i Daddiego, autori dei carri nelle tante edizioni.
Il Percorso
Il carro con la statua di Maria SS. della Bruna percorre le vie centrali del paese.
Parte, in seguito, nel tardo pomeriggio dalla parrocchia di Piccianello, ed effettua il percorso inverso rispetto alla processione della mattina.
Giunto in Cattedrale, poi, compie tre giri della piazza, in segno di presa di possesso della città da parte della Protettrice.
E subito dopo la statua della Madonna viene fatta scendere dal carro per essere deposta in Cattedrale.
Da questo momento inizia l’ultima parte del tragitto.
Il carro senza la Madonna della Bruna torna verso la centrale Piazza Vittorio Veneto.
Sta per arrivare il momento più atteso della giornata!
Lo strazzo
Nella tumultuosa discesa verso la piazza, il carro è scortato dai cavalieri e da volontari che lo circondano per evitare che ragazzi impazienti lo distruggano prima dell’arrivo.
In tempi passati, il carro subiva l’assalto appena arriva in corrispondenza della chiesa di Santa Lucia, proprio all’ingresso della piazza, non riuscendo quasi mai ad arrivare integro fino al centro della piazza.
Gli assalitori tentano con grande irruenza di portare a casa un pezzo di carro come trofeo e come segno beneaugurante, prima che ne rimanga solo lo scheletro.
Tra un tumulto incredibile di folla il carro tronfale verrà assaltato e distrutto completamente.
Lo strazzo del carro, in italiano strappo, è un momento concitatissimo, fatto adrenalina pura.
Il rito secolare si conclude così tra il tripudio generale.
E l’anno successivo un nuovo carro verrà progettato e costruito ex-novo.
La festa della Bruna termina a notte fonda con l’esplosione dei fuochi pirotecnici che illuminano la Gravina ed i Sassi di Matera.
Sintesi della Festa dedicata alla Madonna della Bruna.
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Fai anche tu parte delle tradizioni materane…